Oltre 4000 espositori da 140 paesi diversi, 100mila metri quadri di stand e un pubblico più selezionato rispetto agli anni scorsi. A Verona è partita domenica 10 aprile l’edizione numero 50 del Vinitaly, il salone internazionale di vino e distillati. Un appuntamento che ogni anno attira visitatori da tutto il mondo,dove si raccolgono produttori, importatori, distributori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader.
Un’evento imperdibile non credete??Infatti non ce lo siamo perso,3 giorni trascorsi tra i migliori produttori d’italia,un viaggio allo scoperta delle più pregiate aziende vinicole della nostra nazione,svariate degustazioni dei più ricercati distillati,il tutto accompagnato da dell’ottimo cibo,un vero sforzo fatto solamente per voi. Anche perchè si sa,almeno una volta nella vita, al Vinitaly bisogna andare,e quale occasione migliore se non quella del 50esimo anniversario per andarci in ottima compagnia?
Quindi ecco “pronti e via”,possiamo iniziare a raccontarvi della nostra esperienza,e come ogni buon pasto degno di nota,anche noi abbiamo iniziato il nostro tour assaporando un prosecco degno di citazione,stiamo parlando di una bottiglia prodotta dalla cantina Colli del Soligo,un semplice assaggio è come un’esplosione di sapori,asciutto, fruttato, armonico con un lieve retrogusto amarognolo, torbido.
Non c’è stato inizio migliore,un modo unico di preparare i nostri palati per il vero obiettivo: visitare l’intero padiglione di Franciacorta.
Immensa è dir poco,un’area dedicata di circa 1.500 mq all’interno del Padiglione Lombardia,con la presenza di 64 aziende,ognuna delle quali pronta a distinguersi dalle altre ma unite come sempre da quell’impegno che ha consentito al Franciacorta di affermarsi come vino di qualità e dalla spiccata personalità.
Tra tutte,la nostra attenzione è stata catturata dalla Contadi Castaldi,che grazie al design dello stand ed ai sapori e profumi dei propri vini,riesce sempre a distinguersi dalle altre,non a caso stiamo parlando di vini considerati tra i migliori già dal 1500,destinati alle tavole di principi, di re e di ricchi mercanti.
Uno degli aspetti che ci ha colpito maggiormente di questo Vinitaly è che visitandola è capace di farti immedesimare in una realtà molto vicina alla nostra quotidianità,come potrebbe essere rivivere il classico pranzo domenicale,aprendo il tutto con un buon prosecco,accompagnando poi ogni portata con un calice di vino e finendo,come da nostra tradizione,con amari o distillati.Quindi come potevamo evitare di visitare lo stand della Bertagnolli?
Non a caso abbiamo scelto di visitare questa cantina, perchè in parte ci ricorda la nostra storia,quella di una famiglia che,con orgoglio,ambizione ed un po di gelosia,per generazioni ha condotto l’azienda verso il successo,creando un prodotto di primissima qualità ed apprezzato in tutto il mondo.
Un viaggio che consigliamo a tutti, salvo che non siate astemi, in tal caso (quando la scelta non è figlia di obblighi medici) l’unica cosa è citare beffardamente il noto adagio di Baudelaire:
“Gli astemi hanno qualcosa da nascondere”,ma non è questo il nostro caso.
Nei prossimi post conosceremo meglio le cantine ed i vini che abbiamo assaggiato e degustato in questa edizione del Vinitaly, per portarvi alla scoperta delle eccellenze italiane nel mondo enologico.
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